22 gennaio 2014

Spaziare



Quali sono i linguaggi del Paesaggio?
Quali sono i linguaggi con i quali il Paesaggio comunica con noi?


E’ il linguaggio del Mito? Quello della ragione? E’ il linguaggio della nostalgia e della memoria?
E’ il linguaggio del teatro?
Qual è il lessico con il quale ci vengono comunicate le emozioni?
Quale è la semiotica del Paesaggio?

I luoghi ed i paesaggi parlano attraverso quanto hanno incessantemente registrato, conosciuto e stratificato. Parlano attraverso la condivisione di identità o il riconoscimento e l’interazione con di identità altre.
La comunicazione avviene attraverso la percezione delle relazioni fra i vari segni riconoscibili nella scena visiva del paesaggio.

Ma come cambia la percezione di un luogo o di un Paesaggio se in esso scorgiamo un artefatto, un segno contemporaneo opera di un artista, oppure se mentre osserviamo ci è dato di ascoltare Bach o Wagner?

Durante una intervista Josif Brodskij così parla dell’Italia e del Paesaggio:
Nel passato, nella storia, nella cultura, insomma: nelle profondità del tempo, esiste una specie di macchina filatrice, che imbastisce segni e solchi. A volte si tratta di versi di poesia, di letteratura o magari della facciata di un palazzo, altre volte semplicemente di rughe. L'Italia per me è questo: il luogo che custodisce quella filatrice.
In Italia mi sembra di essere più vicino a quel
telaio
".

(J. Brodskij, Intervista a Gabriella Caramore, 3° programma radio, Roma 17.1.1993, pubblicato con il titolo La mia vita è un'astronave, "Micromega" 1996, n. 3, p.160)


Seguendo il filo conduttore di questi pensieri, abbiamo ideato
Spaziare.

La mission del progetto è quella di esplorare, approfondire, interrogarsi intorno alle tematiche che coinvolgono o potrebbero coinvolgere il Paesaggio.
Indagandone il lessico, l'origine delle emozioni che esso suscita, la percezione che si ha di esso.
Spaziare vuole, attraverso eventi ed incontri ripetuti nel tempo e nello spazio, approfondire i temi della percezione e del senso dei luoghi, del senso delle immagini che il Paesaggio ci offre, del senso delle emozioni che nascono di fronte alla immagine scenica del Paesaggio.

E intende farlo attraverso il contributo di varie discipline, facendole interagire fra di loro in uno stesso luogo, intorno ad uno stesso tavolo e attraverso lo stesso microfono. Come è nello spirito e nella mission della nostra associazione culturale, MultiKulti.
Spaziare intende recuperare la pratica dello stare in un paesaggio e in un territorio. Stare per percepire il rumore dell’incessante lavoro del telaio di Brodskij.

Perché occuparsi di Paesaggio vuol dire occuparsi anche di noi stessi e lo stare ad ascoltare i suoi echi ci aiuta ad invertire la mutazione antropologica che ci ha disabituato allo Stare.





Nessun commento:

Posta un commento