Non ci
eravamo prefissati di dimostrare alcuna tesi nel corso del convegno, se non che
il Paesaggio non è solo un dato concreto, tangibile, materiale; Paesaggio, a
nostro avviso, non è solo la natura che ci circonda, e nemmeno soltanto il
territorio antropizzato.
Paesaggio è background culturale, percezione, sentimento. E’, come ha detto Franco Farinelli, uno dei relatori intervenuti al convegno “tutto ciò che non è possibile raccogliere in una carta geografica”.
Paesaggio è background culturale, percezione, sentimento. E’, come ha detto Franco Farinelli, uno dei relatori intervenuti al convegno “tutto ciò che non è possibile raccogliere in una carta geografica”.
La
"scommessa", in cui hanno creduto in molti, risiedeva proprio nella
novità con cui il tema veniva proposto ed affrontato - ovvero la
multidisciplinarietà, le ibridazioni culturali. Quelle ibridazioni che, avendo
come comune denominatore il Paesaggio, fanno sconfinare e "ibridare"
la geografia nei social network, l'arte contemporanea nelle tenute agricole, le
neuroscienze nell'estetica, la natura nell'architettura, l'agricoltura nella
poesia.
Per
tutti, un'occasione di riflessione, un invito a considerare sotto una luce
diversa, meno consueta uno dei nostri beni comuni più preziosi - per riflettere
sulle sue potenzialità, sulla sua ricchezza e su quanto ha da comunicarci, per
il presente e per il futuro, se siamo capaci di ascoltarne la polifonia.
Abbiamo
parlato di Paesaggio articolandone il discorso su tre livelli, e dedicando a
ciascuno una giornata:
21 marzo
- il Paesaggio in senso “oggettivo”, nel contesto territoriale locale;
22 marzo
- il Paesaggio e al sua percezione;
23 marzo
- Arte e Paesaggio.
Questi i
relatori che hanno parlato di Paesaggio ai microfoni dell’Auditorium di Villa
Chigi:
Maria
Cristina Addis
|
Franco
Farinelli
|
Pietro
Meloni
|
Mauro
Agnoletti
|
Matteo
Fossi
|
Francesco
Pardi
|
Martina
Ardizzi
|
Piero
Giadrossi
|
Lamberto
Piperno
|
Stefano
Borsa
|
Maria
Rita Gisotti
|
Gianni
Resti
|
Cristina
Capineri
|
Valentina
Lusini
|
Mimmo
Roselli
|
Giovanna
Casali
|
Anna Marson
|
Renato
Stopani
|
Barbara
Catalani
|
Anna
Mazzanti
|
Bruno
Vecchio
|
Nei
giorni di convegno si sono pertanto avvicendate al microfono diverse persone -
studiosi, esperti, curiosi, alcuni di essi invitati da noi, altri che hanno
preso la parola spontaneamente per condividere un pensiero o un’esperienza.
Ognuno di loro ha parlato del Paesaggio, di quello che è diventato il loro
Paesaggio, dei paesaggi approfonditi nel corso dei propri studi o della propria
vita.
La
presenza in sala, come ascoltatori, è stata di circa 60 persone in media, con
picchi di 80 persone ed oltre. Molti sono stati i contatti streaming e gli ascolti.
Ma il
convegno non era rivolto solamente a coloro che avrebbero potuto ed hanno
partecipato in sala, ma anche a chi ci ha seguito in diretta streaming e
soprattutto a coloro che avranno voglia e bisogno di consultare i video dei
vari interventi in futuro attraverso la consultazione del sito del convegno.
Gli
interventi dei relatori sono stati apprezzati da tutti per la loro elevata qualità,
e questo non a discapito dell’ampia comprensibilità. Interventi di spessore
quindi, ma "alla portata di tutti". Anzi, le relazioni che più delle
altre hanno incuriosito ed animato il dibattito sono state quelle considerate
più “bizzarre”, la cui presenza aveva suscitato più stupore - come il rapporto
tra neuroscienze e Paesaggio.
Il
dibattito, che concludeva ogni sessione dei lavori della mattina e della sera,
è sempre stato animato e propositivo, ed ha trovato la propria “naturale”
prosecuzione sia durante le pause caffè che durante il pranzo.
La
diffusione, a raggio nazionale, della nostra comunicazione ha consentito di
raggiungere ed avere in sala studiosi provenienti anche da fuori Toscana
(Napoli, Urbino, Roma, Parma).
Ogni
giorno sono state organizzate due pause caffè, offrendo ai relatori e convenuti
i prodotti del Forno di Pianella, che da subito ha aderito all’idea di
sostenere il convegno. Le pause hanno consentito alle persone di incontrarsi,
scambiarsi brevi opinioni, relazionarsi, contribuire a creare un clima
collaborativo.
Tra gli
eventi che hanno accompagnato il convegno il bookshop tematico, organizzato con
la Libreria Ancilli di Siena, ha riscosso l’approvazione e il plauso dei partecipanti e dei
convenuti; anche i relatori ne hanno approfittato sia per l’acquisto di alcuni
libri, sia per mettere in vendita i propri testi.
Ci fa
piacere sottolineare che al convegno sono stati legati diversi "eventi
collaterali", realizzati in collaborazione con associazioni e realtà
locali.
La mostra Il Paesaggio compreso, a cura del Gruppo degli Estrosi, aperta dal 20 al 29 marzo;
Poesia e Paesaggi, lettura scenica con accompagnamento musicale dal vivo, spettacolo curato da Lo Stanzone delle Apparizioni & Egum Teatro, tenutasi presso il Circolo di Villa a Sesta, e preceduta da una cena a buffet e dalla presentazione di Spaziare01;
l’escursione organizzata dal Trekking La Bulletta;
Poesia e Paesaggi, lettura scenica con accompagnamento musicale dal vivo, spettacolo curato da Lo Stanzone delle Apparizioni & Egum Teatro, tenutasi presso il Circolo di Villa a Sesta, e preceduta da una cena a buffet e dalla presentazione di Spaziare01;
l’escursione organizzata dal Trekking La Bulletta;
Paesaggio nella macchina da presa, proiezione di corti e film su territorio, paesaggio, comunità: Terre Alte di Toscana, Il Film dei Film, Terre della Berardenga e Chianti Portraits, film vincitore della prima edizione dello Slow Movie Contest, in prima visione.
Per i giorni di durata del convegno, sono stati aperti in via straordinaria la Torre dell’Orologio, il Parco di Villa Chigi, il Museo del Paesaggio.
Grazie alla collaborazione di tutti riteniamo che gli obbiettivi siano stati raggiunti; si trattava di una “scommessa”, del “primo atto” di un progetto condiviso e di un percorso comune, di dialogo, riflessione, scambio, da “capitalizzare” e valorizzare sia all’interno che all’esterno del Comune.
Grazie alla collaborazione di tutti riteniamo che gli obbiettivi siano stati raggiunti; si trattava di una “scommessa”, del “primo atto” di un progetto condiviso e di un percorso comune, di dialogo, riflessione, scambio, da “capitalizzare” e valorizzare sia all’interno che all’esterno del Comune.
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